Bronchiolite: tutto quello che c’è da sapere

Bronchiolite: tutto quello che c’è da sapere

Conoscere i sintomi e i rimedi della bronchiolite può essere utile per ridurre i rischi per la salute del paziente e gestire la terapia in maniera efficace.

La bronchiolite è un’infiammazione dei bronchioli di origine virale che colpisce con maggiore frequenza i bambini al di sotto dei primi due anni di età.

Alcuni dati statistici, infatti, hanno dimostrato che circa 1 bambino su 3 contrae il virus in questa fascia di età e che i soggetti più a rischio possono essere i maschi piuttosto che le femmine.

Ecco di seguito quali possono essere le cause, i rimedi e come comportarsi per proteggere il bambino dal rischio di contagio.

Bronchiolite: i sintomi

Questa patologia presenta una serie di sintomi che possono essere comuni ad altre forme di infiammazioni virali.

I principali sono rappresentati da febbre, anche bassa, tosse, ostruzione delle vie aeree e difficoltà respiratoria.

Riuscire, quindi, a determinare con certezza di quale malattia si tratta può non essere semplice. In questo caso il consulto del medico di base è fondamentale per ricevere una diagnosi accurata e la terapia più efficace.

Le cause della bronchiolite

La bronchiolite è un’infiammazione delle basse vie aeree che si manifesta con maggiore frequenza con l’arrivo delle stagioni più fredde.

La causa è di origine virale e, come tale, viene trasmessa mediante le vie aeree: la tosse, la saliva e gli starnuti possono rappresentare il principale veicolo di contagio.

Il periodo di incubazione del virus può andare dai 4 giorni, fino ai 6 o 10 giorni nel caso dei bambini.

I fattori di rischio

Sono diversi i fattori che possono rendere più vulnerabili al contagio i pazienti, in particolar modo, quelli in età pediatrica.

Si osserva che il rischio di bronchiolite è nettamente superiore nei bambini esposti al fumo di sigaretta, specialmente nel periodo prenatale. In questi casi, le capacità polmonari sono meno sviluppate e i sintomi possono presentarsi in maniera più significativa.

Anche i bambini che vivono in un ambiente in cui lo smog è molto elevato possono essere, a parità di età, più esposti rispetto ad altri.

I sintomi possono essere più gravi in presenza di disfunzioni polmonari o patologie cardiache, compromettendo in maniera più significativa lo stato di salute del paziente.

Per ultimo, alcuni studi hanno evidenziato che nei bambini allattati artificialmente il rischio di contrarre la bronchiolite può essere maggiore.

Come curare la bronchiolite

Trattandosi di una forma virale, non sono presenti terapie mirate per la cura della bronchiolite, ma certamente possono essere adottati alcuni rimedi che ne riducano i sintomi.

I lavaggi nasali permettono di liberare il naso dal muco e dare maggiore sollievo, facilitando la respirazione.

Tuttavia, una terapia molto efficace può essere l’aerosolterapia, con soluzione ipertonic,a che permette di veicolare il farmaco direttamente alle vie aeree colpite.

Anche l’alimentazione è un fattore importante da considerare: alimenti liquidi e pasti più facili da digerire possono dare maggiori benefici all’organismo e renderlo più reattivo.

Nei casi più gravi, però, in cui le difficoltà respiratorie sono più accentuate può necessario ricorrere all’ospedalizzazione e alla somministrazione di ossigeno e farmaci più mirati.

Le precauzioni per evitare il contagio

Al fine di evitare il contagio, il comportamento da tenere risponde alle buone norme di igiene e prevenzione nei confronti di qualunque patologia di origine virale.

È opportuno mantenere igienizzate le superfici, per evitare il contatto, soprattutto quanto si tratta dei bambini.

Mantenere un’adeguata distanza se si sospetta una patologia virale e igienizzare le mani dopo aver tossito o starnutito permette prevenire la diffusione di virus e altri batteri e rappresenta, inoltre, una condotta ideale in presenza di bambini, ma anche adulti.