Presepe, storia e comparsa nel mondo

Presepe, storia e comparsa nel mondo

Quando nasce il presepe?

L’usanza di mostrare la scena della Natività di Gesù nelle chiese in Europa fiorì nel XVII e XVIII secolo, ma la sua origine è molto, molto più antica.

Nel 1223 nel borgo di Greccio al confine tra Umbria e Lazio San Francesco d’Assisi rese popolare il Presepe di Cristo di Natale nella sua Messa della Notte Santa celebrata davanti al presepe.

Il suo presepe di Natale era molto semplice, solo le figure scolpite della Sacra Famiglia affiancate da animali vivi, bue e asino, angeli e tre pastori, con le tradizionali casine presepe che tutti noi conosciamo Ma secondo i documenti storici, alcuni frammenti della prima mangiatoia di Cristo, ovvero cinque pezzi di legno collegati da pezzi di metallo le cui parti più antiche provengono probabilmente dall’VIII secolo o prima, sono stati trovati a Santa Maria Maggiore a Roma.

Entro la fine del 1025, tuttavia, nella chiesa di Santa Maria ad Praesepem a Napoli fu mostrata la scena della Natività di Cristo, che divenne un fulcro di devozione, soprattutto femminile.

Il presepe di Natale racconta dunque la storia dei pastori, che dopo aver saputo della nascita di Cristo mentre si prendono cura dei loro greggi, portano i doni al bambino nella mangiatoia. Secondo il Luca, alla Natività Maria depose il Cristo bambino in una mangiatoia per bestiame.

Il presepe in Italia, la prima comparsa a Napoli

Dopo un viaggio nella storia del presepe così profondo, sarete sicuramente curiosi di sapere dove comparì in Italia il presepe per la prima volta. Ebbene fu proprio a Napoli che la cultura del presepe come soggetto di devozione raggiunse il suo pieno sviluppo.

La maggior parte dei cittadini, per la loro devozione privata, costruisce nelle case repliche dei presepi della Chiesa, dove Gesù bambino giace in una mangiatoia, fiancheggiato da figure di Maria e Giuseppe, pastori, tre Re Magi d’Oriente e animali.

Infatti alla fine del 1601 ogni chiesa e palazzo aristocratico di Napoli ha il proprio Presepe. Pertanto, sebbene i Presepi venissero esposti solo nel periodo natalizio, la loro produzione divenne un’industria continuativa tutto l’anno e oggetto di esportazione molto importante in altre città-stato italiane oltre che nel Sud della Francia e nel Sud della Germania.

Il più antico esempio di presepe monumentale napoletano scolpito dai fratelli Pietro e Ciovanni Alemanno nel 1478-84 proviene dalla Chiesa di San Giovanni a Carbonara.

Il presepe originale scolpito dai fratelli Alemanno era costituito da 41 figure in legno a grandezza naturale di cui 19 sopravissero fino ai giorni nostri

Queste bellissime figure in legno a grandezza naturale di Maria, Giuseppe, Gesù Bambino, animali e ospiti, intonacate e policromate, possono essere viste al Museo di San Martino a Napoli

Figure e statuine del presepe

Le figure sono completamente realistiche, fino all’ultima ruga o verruca, minuscolo ortaggio o frutto, lanterna o strumento musicale. Sembra che le figure si muovano, respirino, cantino, discutano, e mangiano e mostrando in miniatura l’autentica vita napoletana.

Ogni piccolo essere umano era vestito secondo l’occupazione o il rango e alla moda dei tempi: dalle grandi signore e signori fino al più umile abitante del villaggio.

Gli uomini sedevano in una taverna bevendo vino e girando gli spaghetti sulle forchette. Le casalinghe mercanteggiavano con i venditori al fine di ottenere il miglior prezzo.

Gli animali vagavano amabilmente per le strade, un asino si sdraiava e rotolava nell’erba, una mucca si grattava con la zampa posteriore.

Vere cascate rotolavano lungo i pendii rocciosi e le fontane sgorgavano acqua vera. I capolavori fantastici, esuberanti e vividi della visione, dell’arte e della creatività dello scultore.